il tempio del fuoco e le
torri del silenzio
Lo zoroastrismo e' una religione monosteistica molto antica
(alcune fonti la fanno risalire all'eta' del bronzo)
tollerata in Iran.
Gia' nel VI secolo a.C. era la fede predominante in Persia (l'attuale
Iran) per i suoi contenuti non violenti: una sua
particolarita' era che la sepoltura del defunti non doveva
avvenire per inumazione o cremazione (la terra
avrebbe contaminato le spoglie rendendole impure e nel
contempo la cremazione era una pratica vietata). Per questo vennero edificate le torri del silenzio, entro le
quali venivano deposti i cadaveri alla merce' degli uccelli:
gli avvoltoi impiegavano poche ore a scarnificarli lasciando
i soli scheletri che venivano poi sgretolati con la calce
viva.
Questa pratica e' oggi vietata in Iran sia per problemi di
igiene che per la scarsita' dei volatili e le poche decine
di migliaia di fedeli ricorrono ad un escamotage deponendo i
morti entro parallepipedi di cemento armato che evitano il
contatto diretto con la terra. Le torri "funzionano" ancora
in India (esistono infatti a Mombay).
In centro a Yazd esiste ancora una comunita' di zoroastriani
(alcune migliaia) che hanno il loro centro del culto nel
tempio del fuoco che si dice arda ininterrottamente dal V
secolo a.C.: la struttura e' frequentata e accudita dai
fedeli che la tengono in ordine. A fianco del bracere si puo'
visitare un piccolo museo.
A pochi chilometri dalla citta'
sorgono in cima alle alture due "torri del silenzio" ai cui
piedi si notano numerose costruzioni in mattoni d'argilla
destinate ad ospitare i parenti dei defunti che
accompagnavano i congiunti con le loro preghiere.
Dopo il divieto del regime le due torri costituiscono oggi
un'attrattiva turistica e il sito viene visitato soprattutto
al tramonto, sia per soffrire meno il caldo torrido della
zona che per accentuare l'atmosfera caliginosa e la foschia
che conferiscono alle costruzioni un'aria spettrale, macabra
e poco rassicurante......, sicuramente suggestiva per i
visitatori che si arrampicano sulle vie d'accesso
all'interno dove venivano depositati i cadaveri.
Ecco un'altra stranezza dell'Iran moderno che non permette
certe cose per la propria religione ma che si comporta
diversamente per le altre confessioni......
A. Izeta
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