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i viaggi - Yazd (Iran): il tempio del fuoco e le torri del silenzio

Iran 2017

verso Shiraz


Zoroastrismo a Yazd


il tempio del fuoco e le torri del silenzio


Lo zoroastrismo e' una religione monosteistica molto antica (alcune fonti la fanno risalire all'eta' del bronzo) tollerata in Iran.
Gia' nel VI secolo a.C. era la fede predominante in Persia (l'attuale Iran) per i suoi contenuti non violenti: una sua particolarita' era che la sepoltura del defunti non doveva avvenire per inumazione o cremazione (la terra avrebbe contaminato le spoglie rendendole impure e nel contempo la cremazione era una pratica vietata). Per questo vennero edificate le torri del silenzio, entro le quali venivano deposti i cadaveri alla merce' degli uccelli: gli avvoltoi impiegavano poche ore a scarnificarli lasciando i soli scheletri che venivano poi sgretolati con la calce viva.
Questa pratica e' oggi vietata in Iran sia per problemi di igiene che per la scarsita' dei volatili e le poche decine di migliaia di fedeli ricorrono ad un escamotage deponendo i morti entro parallepipedi di cemento armato che evitano il contatto diretto con la terra. Le torri "funzionano" ancora in India (esistono infatti a Mombay).
In centro a Yazd esiste ancora una comunita' di zoroastriani (alcune migliaia) che hanno il loro centro del culto nel tempio del fuoco che si dice arda ininterrottamente dal V secolo a.C.: la struttura e' frequentata e accudita dai fedeli che la tengono in ordine. A fianco del bracere si puo' visitare un piccolo museo.
A pochi chilometri dalla citta' sorgono in cima alle alture due "torri del silenzio" ai cui piedi si notano numerose costruzioni in mattoni d'argilla destinate ad ospitare i parenti dei defunti che accompagnavano i congiunti con le loro preghiere.
Dopo il divieto del regime le due torri costituiscono oggi un'attrattiva turistica e il sito viene visitato soprattutto al tramonto, sia per soffrire meno il caldo torrido della zona che per accentuare l'atmosfera caliginosa e la foschia che conferiscono alle costruzioni un'aria spettrale, macabra e poco rassicurante......, sicuramente suggestiva per i visitatori che si arrampicano sulle vie d'accesso all'interno dove venivano depositati i cadaveri.
Ecco un'altra stranezza dell'Iran moderno che non permette certe cose per la propria religione ma che si comporta diversamente per le altre confessioni......
A. Izeta

 

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