La "pizzata" milanese del 30 marzo
la visita al castello
sforzesco
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La visita al Castello Sforzesco di Milano porta alla scoperta
della storia di uno dei più bei castelli d'Italia, sede del potere
prima dei Visconti e successivamente degli Sforza.
Sorto su un precedente nucleo visconteo, il Castello Sforzesco venne
costruito da Francesco Sforza nel Quattrocento, chiamando da
Firenze l’architetto Antonio Averlino detto Il Filarete, cui
affiderà anche il progetto della Ca’ Granda. Durante il
ducato di Ludovico il Moro il Castello Sforzesco abbellì
ulteriormente grazie agli interventi di Bramante e di Leonardo da
Vinci, che affrescò diverse sale dell'appartamento ducale e di
cui oggi resta la Sala delle Asse.
Fu Napoleone ad ordinare la distruzione dell’edificio, in accordo
con la popolazione milanese che vedeva nel Castello il simbolo di
una secolare tirannide straniera. Risale a quest’epoca il progetto
di Antolini per il nuovo Foro Bonaparte che verrà in buona parte
sostituito con la creazione del Parco Sempione.
Nonostante alcune perdite, il Castello Sforzesco sopravvisse alla
distruzione e venne restaurato ad inizio Novecento dall’architetto
Luca Beltrami, restituendogli un aspetto quanto più possibile
originario. Il Castello Sforzesco passò infine al Comune di Milano
ed è tutt'oggi sede di alcuni dei più importanti musei della
città, tra i quali ricordiamo la Pinacoteca, il Museo
Egizio, il Museo d’Arte Antica, il Museo degli
Strumenti Musicali, la Biblioteca d’Arte, l’Archivio
storico e Biblioteca Trivulziana, la Raccolta di Stampe
Bertarelli.
Le oltre 230 opere esposte nella Pinacoteca del Castello
Sforzesco coprono un arco temporale che va dal Quattrocento al
Settecento, soffermandosi su grandi capolavori come il San Benedetto
di Antonello da Messina, la Madonna in gloria tra santi di
Andrea Mantegna, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini
e la Madonna dell'umiltà di Filippo Lippi.
Unica nel suo genere la Camera di Griselda, allestita con
affreschi quattrocenteschi staccati, che ricostruisce l’ambiente e
le proporzioni che aveva nel suo luogo di origine, il Castello di
Roccabianca in provincia di Parma.
Accanto a questi troviamo importanti testimonianze di pittura
veneta, con i ritratti di Tiziano e del Tintoretto fino a
giungere alle opere settecentesche di Canaletto, Guardi e Bellotto.
https://www.milanocastello.it/
Vi lasciamo ora alle fotografie: cliccate sulle icone sottostanti per visualizzare le due gallerie:
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