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Chiese e castelli a Perti (Finale Ligure)
Testo e fotografie di Alfredo Izeta
febbraio 2021 - La
zona di Perti e' stata abitata sin dalla preistoria
(lo dimostrano alcune grotte dei dintorni): in epoca
Romana era sede di un importante vicus (lo
testimoniano i resti rinvenuti sia presso la chiesa
di San Sebastiano che la necropoli presso quella di Sant'Eusebio,
dove e' stato trovato un tegolone di copertura della
tomba di Lucio, il piu' antico reperto
paleocristiano - 362 d.C. - del finalese).
La chiesa di San Sebastiano
Si trova all'inizio della carrozzabile per Perti
Alta: edificata nel 1493, non sono mai riuscito a
trovarla aperta. L'austero stile romanico ne esalta
la sacralita'. Sulla facciata alcuni fregi e un
grande rosone. Sul retro un piccolo campanile a
vela.
Sant'Eusebio a Perti Alta
L'edificio e' stato piu' volte modificato nel corso
dei secoli.
La cripta e' parte della chiesa piu' antica: risale
probabilmente all'XI secolo ed e' sormontata da un
grande campanile a vela (fra i piu' belli in
Liguria). Piu' recente l'abside ottagonale (XIII
secolo); il complesso e' stato oggetto di ulteriore
ristrutturazione nel 1714, dopo la vendita del
marchesato alla nemica di sempre Genova: per
riattare l'edificio e' stato "cannibalizzato" Castel
Govone (che ebbe piu' danni dai residenti - i pezzi
si trovano qua e la'... -
che dalle mine fatte brillare da Genova per
distruggerlo).
La Chiesa dei 5 Campanili a Perti Alta
Minuscolo edificio
religioso a un centinaio di metri o poco piu' da
Sant'Eusebio. La chiesa e' intitolata a Nostra
Signora di Loreto:costruita negli anni 1489/1490 in
stile rinascimentale con influssi lombardi, e'
caratterizzata da angoli netti e squadrati con cura;
non l'ho mai trovata aperta.
Gastel Gavone (o Govone) sul Becchignolo
Sicuramente esisteva nel 1188 come palazzo
fortificato (le mura e la Torre dei Diamanti,
raffigurata in un francobollo della serie "Castelli
d'Italia" del 1980, sono state aggiunte nei secoli successivi) e
residenza dei Marchesi del Carretto; recentemente
(2010-2011) e' stato
oggetto di una ristrutturazione e messa in sicurezza
che ha portato alla luce i sotterranei e le splendide cisterne (utilizzate
sino agli anni '50 del secolo scorso per irrigare i
campi); non si e' trovata traccia (solo qualche
chiodo e mattone) del borgo circostante che
sicuramente esisteva (e' una caratteristica comune a
tutte le fortificazioni liguri); distrutto da Genova
nel 1715 e cannibalizzato pesantemente dai residenti per
realizzare muretti di contenimento e abitazioni.
E' doveroso aggiungere che nei pressi si trovano
altre due strutture risalenti al X-XI secolo: il
Castrum Perticae,
fortificazione dismessa con la costruzione di Castel
Gavone, e la
Chiesa di Sant'Antonino,
entrambe sulla rocca omonima. Di queste parlero'
un'altra volta se riusciro' a visitarle.
Cliccate sulle immagini sottostanti per ingrandirle.
Alfredo Izeta - marzo 2021
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