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  • "Lodi, Tempio Civico della Beata Vergine dell’Incoronata (interno)"
  • "Lodi, Tempio Civico della Beata Vergine dell’Incoronata (esterno)"
  • "Lodi, il Duomo (esterno)"
  • "Lodi, il Duomo, abside (esterno sul retro)"
  • "Lodi, chiesa di San Francesco"

Incontro conviviale a Lodi di giovedì 25 maggio - parte culturale
Tempio Civico della Beata Vergine dell’Incoronata - Duomo

I presenti:
Attanà Giuseppe  Casiraghi Raffaella  Della Grisa Federico  Esposito Leonardo  Gioffrè Domenico  Grava Gabriella (+1)  Imbriano Matteo Renato  Izeta Alfredo  Lapiccirella Antonio  Locati Anselmo  Marini Sergio Messa Giorgio  Messa Massimo Mezzena Gianfranco  Pinto Luigi  Primiceri Lorenzo  Profeta Carmelo   Santaniello  Sergio   Scelba   Scipioni Marco  Viamin Mario  Pé
Dopo la parte conviviale è venuto il momento di pensare anche allo spirito: abbiamo quindi raggiunto le nostre mete in centro a Lodi ben supportati dalla  guida assegnataci.
Trovate di seguito due note illustrative prelevate da Wikipedia: sarà poi la volta delle due gallerie fotografiche: cliccate sulle icone sottostanti e poi sulle immagini per ingrandirle.
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Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata - Lodi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

La chiesa, impreziosita da notevoli opere d'arte, è riconosciuta come uno dei massimi capolavori del Rinascimento lombardo e rappresenta il monumento più prestigioso della città.
La denominazione di "tempio civico" è dovuta al fatto che la proprietà dell'edificio è sempre stata appannaggio del comune – e non della diocesi – fin dal momento della sua costruzione, promossa dalla cittadinanza e dalle autorità laiche di Lodi.
Al giorno d'oggi, il tempio è un'importante attrazione turistica insieme all'adiacente Museo del tesoro dell'Incoronata.
La chiesa deve le sue origini ad alcuni avvenimenti – ritenuti prodigiosi dai fedeli lodigiani – che avrebbero avuto luogo nella seconda metà del XV secolo, periodo di massimo splendore artistico e culturale della città.
Nel punto in cui sarebbe poi sorto il tempio, in contrada Lomellini (l'attuale via Incoronata), si trovava una taverna frequentata da prostitute, sul cui muro esterno campeggiava un affresco trecentesco raffigurante Maria Incoronata e Gesù bambino. Il 7 ottobre 1487, quando l'immagine sacra – secondo le testimonianze di molti cittadini – cominciò a lacrimare e a compiere fatti miracolosi, i fedeli invocarono la costruzione di una chiesa dedicata al culto mariano. Le autorità municipali e gli esponenti delle famiglie più illustri della città appoggiarono l'iniziativa, incaricando del progetto l'architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante. Anche il vescovo Carlo Pallavicino intervenne per dare impulso alla raccolta dei fondi necessari all'edificazione del tempio.
L'altare maggiore custodisce l'affresco a cui si devono le origini del tempio
La prima pietra dell'edificio – su cui era impresso lo stemma di Lodi – fu posta il 29 maggio 1488. Battagio guidò la fabbrica per un anno, cedendo poi il compito all'architetto luganese Gian Giacomo Dolcebuono, sotto la cui direzione i lavori proseguirono sino al 1493. L'effigie di Maria incoronata fu trasferita all'interno della chiesa, sull'altare maggiore.
Per espressa volontà del vescovo Pallavicino, l'edificio rimase sempre di proprietà del comune, che ne aveva sostenuto la costruzione: per tale ragione, all'interno del tempio si trovano alcune rappresentazioni artistiche dello scudo araldico municipale. L'amministrazione finanziaria della chiesa fu demandata dapprima ad un collegio di funzionari nobili, a cui subentrarono poi il Monte di Pietà (che aveva sede nel palazzo adiacente al tempio) ed infine il medesimo comune di Lodi.
Nel corso dei secoli, numerosi cittadini lodigiani contribuirono al sostentamento della chiesa; i loro ritratti sono oggi raccolti nella cosiddetta Galleria dei benefattori, ospitata in un locale accessibile dalla sagrestia.
Tra il 1511 e il 1513 è documentato l'intervento al tiburio dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo. Il campanile – disegnato da Lorenzo Maggi – venne realizzato nel 1503, mentre la facciata fu completata solo nel 1879 da Afrodisio Truzzi.
Nel 1988 – in occasione del 500º anniversario dell'edificazione del tempio – fu inaugurato il Museo del tesoro dell'Incoronata, una collezione di oggetti legati alla storia del luogo di culto.
Come prescritto dal diritto canonico per le chiese che non appartengono all'amministrazione ecclesiastica, l'attività liturgica del Tempio dell'Incoronata è affidata ad un rettore nominato dal vescovo di Lodi.
L'edificio è riconosciuto quale monumento nazionale italiano.
Il Duomo di Lodi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
È una delle chiese più grandi della Lombardia e il monumento più antico di Lodi: la prima pietra dell'edificio, infatti, venne simbolicamente posta il 3 agosto 1158, giorno stesso della fondazione della città.
In stile romanico, è una delle chiese più vaste dell'intera Lombardia. La prima fase della sua costruzione, per la quale furono probabilmente impiegati molti materiali provenienti dagli edifici dell'antica Laus Pompeia, risale al periodo compreso tra il 1158 ed il 1163; la cripta infatti fu solennemente inaugurata con la traslazione delle reliquie di San Bassiano il 4 novembre 1163, in presenza dell'imperatore Federico Barbarossa. Una seconda fase è da collocarsi tra il 1170 ed il 1180, ma la facciata fu completata solamente nel 1284. La chiesa sostituì nelle funzioni di cattedrale l'antica chiesa di Santa Maria di Lodi Vecchio.
Agli inizi del XVI secolo l'amministratore apostolico della diocesi, Claudio di Seyssel, promosse lavori di restauro ed ammodernamento. Il segno più visibile fu l'apertura delle due bifore in facciata e la costruzione del nuovo rosone. Successivamente i restauri settecenteschi – realizzati dall'architetto Francesco Croce – alterarono l'aspetto originario dell'edificio, che venne tuttavia ripristinato negli anni 1958-1965.
La chiesa è riconosciuta quale monumento nazionale italiano.


gallerie di fotografie: clicca sulle icone per visualizzarle

Massimo Messa
 
Alfredo Izeta



 

 

 

 

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