UNA VISITA AL TEMPIO CANOVIANO DI POSSAGNO (TV)
di Alfredo
Izeta
Possagno e' un paesino di poco piu' di 2000 abitanti in provincia di
Treviso: il luogo e' tuttavia famoso in quanto qui nacque nel 1757
Antonio Canova, il vate del neoclassicismo italico.
Avevo gia' pubblicato su piazzascala.it un articolo di Arnaldo De
Porti: per questo - in occasione di un mio breve soggiorno a Feltre
- ho voluto vedere di persona il tempio.
Insieme ad Arnaldo ho raggiunto la localita' (una trentina di
chilometri da Feltre)..
Innanzitutto un po' di storia! All'inizio del XIX secolo la chiesa di Possagno aveva bisogno di
restauri urgenti: per questo il Canova decise di provvedere a
progettare e ricostruire la parrocchiale interamente a sue spese.
Chiaramente il Canova non poteva prescindere dal dare all'edificio
una decisa impronta neoclassica: le dimensioni sono accuratamente
studiate e legate a
formule matematiche che permettono una visibilita' eccezionale del
monumento e il progetto
ha tratto ispirazione dal Partenone di Atene (lo attestano i
capitelli dorici delle colonne poste all'ingresso) e dal Pantheon di
Roma .
Nell'altare maggiore si puo' ammirare il dipinto "La deposizione del
Cristo dalla croce", realizzato dallo stesso Canova per la vecchia
parrocchiale e qui ricollocato.
Il Canova non riusci' a vedere la sua opera portata a compimento: i
lavori ebbero inizio nel 1818 e la chiesa fu consacrata solo 14
anni dopo, nel 1832, cosa che non permise al suo ideatore, morto nel
1822, di procedere all'inaugurazione. Oggi riposa nel monumento
funebre all'interno del tempio insieme al fratellastro Giovanni
Battista Sartori: tuttavia il suo cuore si trova a Venezia.
A meta' del XIX secolo venne aggiunto il campanile esterno (a una
ventina di metri dalla chiesa), che, almeno a mio giudizio, non lega
con la chiesa.
A pochi metri si trova una Via Crucis donata dal Pontefice Pio X a
Possagno nel 1905: e' in salita e e' abbastanza ardua da percorrere
(da parte mia ho raggiunto le prime sei "stazioni").
Il luogo e' suggestivo e il verde circostante riesce a incorniciare
la chiesa con un effetto rilassante e bucolico: il tempio e'
visibile dalla strada carrozzabile in basso (il tempio si trova a
ca. 350 metri s.l.d.m.) e percorrendo l'ampio vialone che sfocia
nell'immenso piazzale fornisce un colpo d'occhio che ripaga il
viandante.
A mio giudizio e'
comunque una meta obbligata per chi viene a trovarsi da queste parti e
desidera immergersi nell'arte di Antonio Canova, che puo'
piacere o non piacere per la sua esasperazione del classicismo
ma che sicuramente ha raccolto consensi in ogni parte del mondo..
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Giancarla Severi -
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